UN RICORDO A MARIA ROSA BOLLINI SALINA

giovedì 19 maggio 2022 08:29

MARIA ROSA BOLLINI SALINA HA LASCIATO LA VITA TERRENA - E’ STATA PRESIDENTE UNITRE

Imprenditrice, benefattrice, attenta alle necessità di associazioni e privati. Se ne è andata Maria Rosa Bollini Salina, aveva 94 anni. Ha raggiunto il marito Imer, costruttore edile e i figli Marina e Marcello che l’hanno preceduta. Appassionata di musica classica, non ha mai mancato ad una serata delle Settimane Musicali di Stresa, che ha fatto si che facessero serate anche nell’aronese. Appassionata di tennis, fondatrice  e sostenitrice del Trofeo Imer Salina che ogni anno di disputava al Circolo Tennis della Nautica. Attenta alla cultura, è stata per anni nel Consiglio direttivo dell’Università delle Tre Età di Arona e dal 2005 al 2008 ne ha ricoperto anche la presidenza. In quel triennio è stata anche la guida dell’Associazione nell’allestire i programmi e il conseguente libretto. Il marito negli anni Sessanta – Settanta ha contribuito a mutare l’aspetto della città con l’edificazione di diversi palazzi. Tra questi Palazzo Ottone che al piano terra ospita il Salone dei Congressi che porta il nome dei suoi due figli. Marina è morta per un caso di leucemia, Marcello appassionato di sub è deceduto durante una immersione. Alla morte anche del coniuge ha portato avanti la “Fondazione Salina”, che si è occupata della gestione del Palazzo dei Congressi e dei beni della famiglia. Se ne è andata a solo un anno di distanza di Luisa Rizzi che durante la presidenza dell’Unitre era la direttrice dei corsi. Carattere forte, ma socievole, sempre con il sorriso sulle labbra. Ancora lo scorso anno ha assistito alla finale del Torneo di Tennis in memoria del marito. E’ stata una delle sue ultime uscite ufficiali al quale si riferisce la foto accanto. Il 18 marzo 2019 era stata insignita del titolo di Aronese dell’Anno.

 Il vice-sindaco, onorevole Alberto Gusmeroli, commercialista della Fondazione, la ricorda così:<Con il marito mi ha incoraggiato ad aprire un ufficio per la mia attività. “Nini” per gli amici e i confidenti ha fatto molto per la città di Arona. Tra questo vorrei ricordare i macchinari donati al reparto di Oculistica dell’ospedale di Arona, per curare, in particolare, la “Degenerazione maculare senile”. I nomi dei figli Marina e Marcello sono stati la continuità nel ricordo attraverso le associazioni giovanili che lei sosteneva. Ha aiutato ad emergere dei giovani, in particolare nel campo musicale>. “Nini” amava la vita ed era molto curiosa. Spesso diceva:;<Non ho paura di morire, la morte l’ho vista troppo spesso anche in tempo di guerra e con i figli e il marito. Mi mancherà sicuramente il poter vedere che cosa succederà nel futuro>. Una gran folla di conoscenti, amici e rappresentanti di associazioni hanno voluto darle l’ultimo saluto durante le esequie.